Perdere e trovare

Qualche settimana fa ho fatto un breve viaggio, quattro giorni in una città europea.

Viaggiare è più che una passione per me, oltre alla curiosità di un luogo nuovo, di qualche giorno di pausa dal quotidiano, di un tempo che lascio scorrere con un ritmo diverso, più lento e dilatato, senza orologi, il viaggio è sempre un esperimento:

come mi sento nell’uscire dalla famosa zona di comfort , quali emozioni mi attraversano di fronte a situazioni e posti nuovi, quali riflessioni arrivano, spunti, paure, insomma una specie di punto della situazione su di me, e per farlo ho bisogno di prendere le distanze da quello che faccio di solito.

Mi accorgo che ogni volta che mi perdo (e mi capita spesso perchè ho un pessimo senso dell’orientamento) trovo piccoli tesori, un quartiere nascosto, una chiesetta sconosciuta alle guide, una chiacchierata in un baretto, insomma angoli o esperienze totalmente inaspettate. Il punto è questo,  non avere paura di perdersi.

Ogni giorno di solito abbiamo tutto pianificato, se un bus tarda cinque minuti siamo già nervosi, se il collega non ci risponde come vorremmo è rabbia, se quell’impegno non va secondo le nostre aspettative ci sentiamo un disastro, facciamo mille supposiazioni sul perchè è andata com’è andata e non ne usciamo più, continuiamo a rimuginare ed immaginare scenari ipotetici che probabilmente mai diventeranno reali.

Perchè vogliamo sapere tutto quello che ci accadrà, come ci sentiremo, quali problemi e soluzioni potremmo eventualmente incontrare? E’ possibile avere sempre tutto sotto controllo? Cosa ci fa paura, COSA ABBIAMO PAURA DI PERDERE SE MOLLIAMO LA PRESA ? Probabilmente il CONOSCIUTO, che ci dà tanta sicurezza (o illusione di sicurezza) anche se ci rende ansiosi, insoddisfatti, frustrati, scontenti.

Possiamo provare a perderci ogni tanto, a lasciar andare il conosciuto per esplorare nuovi territori, modalità, abitudini, schemi mentali ? Vogliamo provare a metterci in gioco in modo nuovo rispetto a quello che ci raccontiamo ogni giorno? Sappiamo già tutto su chi siamo e cosa siamo capaci di fare, davvero?

Cosa può succedere ?

Forse che perdiamo qualcosa di vecchio, tossico e ormai inutile per noi, e troviamo nuovo nutrimento per le nostre emozioni, i nostri pensieri, le nostre relazioni tutte, ci espandiamo, evolviamo con energia rinnovata. Dietro ogni paura del nuovo possono celarsi tesori, come sempre a noi la scelta.

Perdere e trovare dunque, in armoniosa alternanza.

Un abbraccio

Stefania

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