DENARO: croce e/o delizia, l’origine di ogni male (citando i Pink Floyd) e quante altre definizioni ancora.
Il denaro è spesso argomento scomodo, quanto disagio attorno a quello che è un mero strumento. Il denaro in sè è energia e non è nè buono nè cattivo, è neutro. Tutto cambia a seconda dell’uso che se ne fa, di come me lo sono procurato, di come è considerato, amato, temuto, disprezzato, agognato nel sistema familiare di provenienza.
Un tema complesso e sfaccettato, provo a fornirvi altri spunti riflessione e auto osservazione, ma vi esorto a lavorare in un percorso personale se sentite che questo è un nodo forte per voi. L’attitudine che abbiamo sviluppato nei confronti del denaro ci dice moltissimo su di noi. Questo piccolo libro è molto utile per districarci in questa materia densa.
Secondo l’orientamento sistemico, quello sviluppato con le Costellazioni familiari, la psicogenealogia (orientamento in cui personalmente credo molto, per esperienza personale prima di tutto, poi per i miei studi e approfondimenti) anche il denaro ha a che fare con la nostra biografia. Qualcosa ho già accennato nel post di ieri. Cerco di entrare un pò più in profondità:
1_ considerate come il denaro è stato guadagnato o speso nel vostro sistema familiare (diciamo genitori e nonni), se ci sono stati problemi con eredità che hanno prodotto conflitti, se ci sono stati fallimenti importanti, denari sperperati al gioco o in altre dipendenze, se un membro del gruppo familiare ha beneficiato della disgrazia economica di qualcun altro (qui entra il fondamentale tema della colpa che ci impedisce di apprezzare e guadagnare denaro).
2_ il godere in armonia dell’abbondanza che tutti meritiamo attiene al campo del MATERNO, la mamma infatti è la nostra prima fonte di nutrimento e di cure. E’ fondamentale esplorare le sfaccettature del nostro sentire riguardo al materno, lì è il nodo primo di come abbiamo imparato a rapportarci all’abbondanza, alla piena soddisfazione dei nostri bisogni, al successo o al fallimento, alla scarsità, alla mancanza. Questo è imprescindibile per valutare il nostro rapporto col denaro: cosa crediamo inconsciamente di meritare o no? Per questo suggerisco i percorsi individuali, in cui si guarda questo aspetto profondo e delicato.
3_ tenete presente che talvolta il fallire nel guadagno, nel progetto di successo, è un alibi (inconscio sempre) per rimanere dove stiamo, per non assumerci responsabilità piena della nostra vita, del nostro successo, della nostra prosperità. Rimanendo nella scarsità possiamo continuare a lamentarci, ad attirare l’attenzione dell’altro (quella che è mancata da parte di uno o entrambi i genitori) e non diventare davvero adulti e osare vivere nell’abbondanza.
Lo ripeto ancora, sono temi profondi , bando dunque a generalizzazioni ed interpretazioni, se sentite che tutto questo vi risuona, LAVORATECI IN UN PERCORSO.
Buona lettura intanto, un abbraccio
Gabriele Policardo – Anche i soldi hanno un’anima – ed. Spazio Interiore
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