Crisi e/o opportunità?

Carissimi, consiglio un libro secondo me prezioso, un modo diverso di leggere le crisi personali che ci colgono nel corso della vita, in tutti i suoi ambiti.

L’autore, lo psicoterapeuta Nicola Ghezzani (www.nicolaghezzani.altervista.org) evidenzia come proprio all’apice di una crisi esistenziale, quando ci sentiamo perduti in ogni nostro riferimento e speranza, siamo paradossalmente più che mai aperti a tutte le possibilità di ricrearci, in un’identità più vicina a chi realmente siamo. Per poter lavorare su questo, con tutta la fatica che comporta, dobbiamo trovarci al nostro punto zero, quindi proprio laddove sentiamo che tutto è perduto. 

Questo intenso lavoro di ricostruzione personale può portare ad  una vera svolta verso una vita ed una percezione di noi più autentica ed appagante.ghezzani

Non scrivo oltre, vi lascio al piacere di una lettura tanto ricca di spunti quando fluida e piacevole.

Buona rinascita!

Pensieri vs emozioni?

48425950_802179463457923_3990921299781222400_oPer questa riflessione traggo spunto da uno dei cardini della psicoterapia cognitivo comportamentale.

In che misura i nostri pensieri, i nostri schemi interpretativi personali, possono influenzare e talvolta distorcere le nostre emozioni riguardo ad un evento? Sembra una banalità, ma vale la pena di soffermarsi un attimo: noi siamo i nostri pensieri? La nostra profonda essenza emotiva non ne viene mai intaccata? Davvero? Ognuno di noi si darà la sua risposta.

Quando qualcosa ci accade, sviluppiamo dei pensieri al riguardo. Questi pensieri causano in noi precise emozioni, per cui valutiamo l’accaduto nel nostro personale modo di sentire. Ma proprio questo modo di sentire è fortemente influenzato dai nostri pensieri in merito, ed i nostri pensieri in merito dipendono da schemi mentali che abbiammo fatto nostri fin dall’infanzia e con la nostra storia personale. Gli eventi potrebbero essere letti in molti modi diversi, ma noi abbiamo la nostra chiave. Continua a leggere

Il contatto con se stessi

8 giugno 2014 PERDERLO

  • quando incolpiamo sempre “l’altro” di qualunque evento, di tutto ciò che non ci piace, delle nostre piccole sconfitte, frustrazioni, mancanze. Non riusciamo, o non vogliamo, assumerci la responsabilità delle nostre scelte.
  • quando inseguiamo obiettivi che sappiamo in fondo non essere veramente NOSTRI.
  • quando ci sentiamo quasi sempre spossati e senza forze, senza apparente motivo. Il nostro corpo sta utilizzando troppe energie per “controllare”, tenere a bada qualcosa dentro di noi che non ci piace, non ci appartiene.
  • quando la nostra autostima è così bassa da paralizzarci. Ci incolpiamo di qualunque cosa e ci sentiamo dei completi inetti . Siamo talmente nascosti a noi stessi da non riuscire a trovare in noi risorse o talenti, che SICURAMENTE possediamo.
  • Il nostro corpo ci urla il suo disagio con contratture, emicranie, disturbi del sonno e del tono dell’umore.

   RICONQUISTARLO

  • diventiamo consapevoli del nostro centro, delle nostre responsabilità e del potere delle nostre scelte personali. Riusciamo a riconoscere e ad ammettere i nostri errori e li utilizziamo come leve per fare meglio in futuro. Facciamo tesoro di ciò che ci accade.
  • Vediamo con chiarezza e lucidità gli obiettivi che desideriamo perseguire, li sentiamo profondamente NOSTRI.
  • L’energia bloccata torna a fluire e ci sentiamo vigorosi, pieni e forti.
  • Troviamo. o ritroviamo, le nostre uniche qualità e lavoriamo per impiegarle al massimo delle nostre possibilità. Se qualcosa non va come avremmo desiderato, la nostra autostima non ne risente, elaboriamo l’accaduto e lo sfruttiamo per il meglio.
  • Il livello di stress si riduce notevolmente, siamo in armonia col nostro corpo.

 

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