La resa

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Molti di noi hanno difficoltà con il concetto di resa, che viene intesa come colpevole rinuncia, segno di debolezza, talvolta codardia, insomma evoca giudizi con cui ci si sente scomodi, sbagliati, inadeguati, non all’altezza degli altri.

Nella nostra società spesso si respira la credenza per cui chi resiste è più forte, più degno, insomma migliore, in una visione della vita come continua lotta, performance, gara ad ostacoli per dimostrare di essere i più forti.

Mi accade sovente nei percorsi con i clienti, di constatare quanto questa resistenza sia potente, anche se essi stessi si rendono conto di quanto il non riuscire a mollare ogni tanto sia per loro dannoso e non porti a nulla se non a frustrazione e grande pesantezza.

La resa di cui parlo è risultato della consapevolezza che talvolta gli eventi della vita vanno come a noi non piace, come non ci aspettavamo, anche in maniera ingiusta…

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Sai come prenderti cura di te?

Non è affatto scontato. Lo possiamo vedere dall’aumento delle problematiche legate all’ansia, allo stress che alla lunga porta a stati infiammatori e infine sintomi.

Qui sotto un decalogo prezioso che può davvero cominciare a fare la differenza. Dunque prenditi una pausa e osserva.

Questa pratica ti permette di riportare in equilibrio il tuo sistema nervoso ogni volta in cui ti senti sopraffatto, scarico o troppo carico.

_ Cosa sento?

_ Cosa sto toccando?

_ Cosa sto assaporando?

_ Cosa vedo?

_ Come sento il mio corpo?

_ Cosa sto pensando?

_ Come sto respirando?

_ Quali emozioni sto provando?

Invece di giudicare: sii curioso, osserva e descrivi.

Invece di rimuginare su passato o futuro: focalizzati sul presente.

Invece di agire in modalità multitasking: fai una cosa alla volta.

Invece di trattenere: lascia andare e vai avanti.

Ricorda che tu non sei i tuoi pensieri, tu hai pensieri che arrivano e vanno.

Tu non sei le tue emozioni, ma colui che ne fa esperienza. Anche le emozioni arrivano e vanno e tu hai la possibilità di gestirle, non il contrario.

Per acquisire strumenti essenziali al tuo benessere psicofisico, visita:

www.somatic-experiencing.it

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Tempo d’estate

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Tempo d’estate, ombre lunghe e luce splendente, tutto pare dilatato insieme alla durata delle giornate.
E’ tempo di coltivare lentezza, pause di silenzio dentro e fuori, ascolto…
Il mio invito è a coltivare la Bellezza, a cercarla in ogni piccola cosa quotidiana, non è necessario fare grandi viaggi. Il viaggio più prezioso è sempre quello dentro di noi, non c’è possibilità di andare lontano se non si parte da lì.
Vi auguro di riuscire a trovare un VOSTRO tempo, che non è quello dell’orologio e del calendario bensì quello delle emozioni e della storia personale che unisce passato, presente, futuro, e non è certo lineare.

Anche ad agosto, esclusi i giorni che vanno dal 13 al 20, potete contattarmi se desiderate un incontro esplorativo…. e se fosse il momento giusto?
https://diventachisei.blog/2021/03/08/i-miei-percorsi-per-te/

Vi auguro una serena estate e lascio questa poesia che trovo meravigliosa.
Lasciate liberi i sogni, dimenticate ogni idea…

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Chi credi di essere?

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travi-azzurre-a-forma-di-onda-sfondo-nero_293-228Esistono sempre più numerose evidenze scientifiche (grazie allo sviluppo delle neuroscienze) che ci mostrano come molto di come viviamo e vediamo la nostra vita dipenda dal potere che attribuiamo a noi stessi e alla fiducia nella possibiltà di cambiare e creare nuovi schemi più consoni al nostro Ben –  Essere. Potere inteso come insieme di possibilità, credere di poter modificare le nostre credenze, fiducia nello sperimentare nuove vie oltre l’umana paura di ciò che non conosciamo. Troppo spesso il rimanere ancorati a questa paura ci fa accettare di rimanere in uno stato di profonda infelicità, malessere interiore che purtroppo spesso sfocia in sintomi fisici.

In realtà, lo verifico nel mio lavoro e nel mio privato, questa paura è sempre un mostro fatto di niente, che si autoalimenta: più proviamo paura, più ci immobilizziamo, più stiamo male, più abbiamo paura…. un pesante circolo vizioso.
Provare paura è umano, provare ad ascoltarla…

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La giusta distanza (o vicinanza)

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Talvolta mi si chiede quale sia il “sano equilibrio” nelle relazioni….domanda difficile! Cosa rispondere…voglio farlo citando Nicola Ghezzani, uno psicoterapeuta di cui apprezzo molto l’approccio, e che su questo delicato argomento vola davvero alto.

” Quali sono le modalità relazionali positive che contraddistinguono un amore o un’amicizia sani? RitengoDUE.

La prima è la distanza che si esprime nel rispetto partecipe, laddove i partners o gli amici sappiano stare lontani l’uno dall’altro nel rispetto per ciò che l’altro è di per sè. Con la pratica della distanza e del rispetto partecipe chi ama può ammirare, percepire la vita dell’amato nella sua piena autonomia, e goderne. E’ una forma dell’amore maturo.

La seconda è la vicinanza liberatoria, laddove partners e amici stiano vicini con la volontà di generare nell’altro il bene supremo della libertà (inclusa la paradossale libertà DAL legame stesso ). Con la vicinanza liberatoria chi…

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Lezioni

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Ultimamente ho iniziato a prestare più attenzione del solito a come mi sento dopo ogni sessione di coaching: come sta il mio corpo, più o meno teso, rilassato, leggero, contratto e in quali punti.

Osservo se ci sono (eccome se ci sono) temi portati dai clienti che mi risuonano più di altri e come mi fa sentire ascoltarli. Quali sono le caratteristiche dei clienti che più mi stimolano, che più mi mettono in difficoltà, che sono per me una sfida. La peculiarità che più amo nel mio lavoro è proprio questa: non c’è mai una sessione uguale ad un’altra, ogni cliente è unico, con sue proprie dinamiche. Ogni voce, ogni corpo unici. Meraviglioso.

Dunque ecco di seguito cosa ho osservato/imparato nell’ultimo mese di lavoro con coppie e in sessioni individuali:

_ Possiamo imparare a convivere serenamente con i nostri “spigoli” e trasformarli in risorse che non avevamo mai considerato.

_…

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(Ri) Trova il tuo Centro

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Ansia, confusione, mancanza di tempo, momenti di difficoltà, cambiamenti importanti, relazioni complicate.
Ecco alcune delle situazioni che ci allontanano dal nostro Centro, quel nucleo profondo ed unico dove risiedono le intuizioni, le risorse, le risposte ai momenti difficili e le decisioni più adatte a noi, più in sintonia con chi siamo.

Regalati un momento di riflessione, ascolto e cura delle emozioni in un colloquio individuale di coaching.

Mai come ora è prezioso condividere, ascoltarsi, sentirsi.
Ti aspetto, puoi prenotare e/o chiedere informazioni tramite mail: ferrariste66@gmail.com

Gli incontri possono svolgersi in presenza e online

“Per quanto possa essere lungo un viaggio, si inizia sempre dal primo passo”

Lao Tze

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Tu cosa credi?

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La scorsa settimana mi sono fatta uno splendido regalo, ho frequentato il corso base per diventare facilitatrice di una tecnica di evoluzione personale davvero straordinaria: PSYCH K®.

Una procedura di accesso al subconscio messa a punto nel 1988 da Rob Williams (su youtube trovate suoi video se desiderate approfondire) e basata sulle ricerche del biologo cellulare Bruce Lipton (il suo “Biologia delle credenze” è un libro bellissimo) e sulle ultime scoperte delle Neuroscienze.
Perchè vi racconto tutto ciò? Perchè questa è una tecnica potente di riprogrammazione delle credenze subconscie, quelle che regolano il 95% dell’attività del nostro cervello, laddove l’attività conscia è solo un 5% !
Avete presente quando volete cambiare qualcosa con tutta l’anima eppure non ci riuscite, è dannatamente difficile? Ecco, probabilmente il vostro conscio vuole il cambiamento ma se nel subconscio sono installate dalla nascita (a volte fin dalla gestazione) credenze opposte a ciò che volete, secondo voi chi avrà la meglio? Il subconscio col suo bel 95%, certo, dunque ci ritroviamo al punto di partenza, magari più frustrati e con l’autostima sotto i piedi per il senso di fallimento.

PSYCH K® è un metodo incredibilmente semplice con cui modificare proprio le credenze limitanti subconscie. Sperimentarlo attiva subito un cambiamento di prospettiva profondo e duraturo, sbloccando risorse che erano già in noi ma non vedevamo.
Vi invito a sperimentare, con curiosità, apertura, entusiasmo, rimarrete colpiti.
Qui sotto un brevissimo video del mio eccellente istruttore che spiega in breve di cosa parlo:

tps://youtu.be/fjOdAliGw4o

Fatevi un dono prezioso, provate una sessione. Scrivetemi per un appuntamento, domande o chiarimenti, ricordando anche che una delle più potenti credenze della mente è che una volta volta compresi tutti i perchè e i percome di una questione, allora la risolveremo…. non è cosi!

Avete guardato con attenzione l’immagine sopre? Il gatto scende o sale le scale? Dipende da come lo guardate, appunto dalla prospettiva.

 

Prenota un incontro conoscitivo

 

 

Il libro di luglio

“Noi siamo abituati a credere che siamo quello che vediamo nello specchio, ma non è vero: lo specchio non può bastare di per sé perchè è bidimensionale, ha solo altezza e larghezza, mentre noi di dimensioni ne abbiamo almeno tre”

Un volumetto piccolo e denso, che inizia parlando dell’acume dei gatti per aprirsi poi a molto altro….

Non vi anticipo altro, leggerlo è una delizia.

Igor Sibaldi – il tuo aldilà personale – ed. Spazio Interiore

Un abbraccio

La scoperta è l’esatto contrario dell’errore. Se tu scopri non puoi sbagliare.

Si comincia a sbagliare non appena si smette di scoprire

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Il libro di febbraio

Questo mese propongo un romanzo di qualche anno fa. L’autore è lo scrittore turco Orhan Pamuk.

Veniamo trasportati nella storia, colma di particolari, di un’ossessione amorosa. Non racconterò nulla, a voi scoprirla se vorrete. Io ho trovato spunti importanti per il cammino personale verso la ri – scoperta di noi stessi.

  • Cos’è un’ossessione, in questo caso amorosa, ma non solo. Da dove nasce un pensiero così potente da bloccare il flusso di un’esistenza, cristallizzarla.
  • Le scelte che operiamo hanno sempre conseguenze, delineano in qualche modo il percorso che abbiamo deciso di intraprendere e qualcosa deve essere lasciato indietro, il qualcosa che non è stato oggetto di scelta. Che rapporto abbiamo con le responsabilità delle nostre decisioni e azioni conseguenti? Possiamo, riusciamo eventualmente a tornare indietro se ci rendiamo conto che è ciò che vogliamo?
  • Il passato, che valore ha per noi? Qualcosa che non è più e come tale va lasciato andare, un macigno che pesa sulla nostra presente esistenza, un bagaglio di esperienza che ci ha reso ciò che siamo oggi? Qualcosa che ci influenza inesorabilmete, diventando alibi per non guardare l’oggi?
  • Gli oggetti….feticci, oggetti rituali quasi. Che rapporto abbiamo con la memoria degli oggetti? Riusciamo a disfarcene facilmente o ne siamo legatissimi?

Ecco, come vedete c’è tanto ! Se questi temi vi ispirano e incuriosiscono, buona letturapamuk-museo