Corpo, mente, emozioni

Facciamo ancora tanta fatica a concepire questi tre elementi in strettissima connessione, in un’unica entità in cui c’è continua correlazione, relazione, comunicazione.

Spessissimo i clienti nelle sessioni mi descrivono sintomi fisici usando l’espressione “ma questi sono fatti fisici, Stefania”, a voler dire che quello che provano, da quanto e come lo provano, le difficoltà che si trovano ad affrontare, impronte familiari particolarmente dolorose ed in genere la storia personale, non abbiamo niente a che vedere con lo sviluppo di sintomi fisici.

Infatti la nostra medicina suggerisce terapie che aggrediscono il sintomo, lo mettono a tacere. Ma il paziente è davvero guarito? Dal sintomo si, nel senso che il sintomo se ne va. Ma cosa intendiamo per “guarigione”?

Nella mia esperienza personale mi sono trovata ad accusare sintomi che mi hanno lasciato in pace solo quando ho risolto situazioni di vita che si sono rivelate non essere sane per me, la mia guarigione è passata attraverso una guarigione delle emozioni che mi rifiutavo di sentire, e che dunque urlavano le loro ragioni attraverso il sintomo, appunto.

Lungi da me a questo punto l’addentrarmi in temi medici specifici, non è certo il mio ambito. Credo fermamente però che valga la pena ampliare la visione che oggi (ancora, ahimè) è tanto, troppo limitata in materia di connessione corpo/emozioni/sintomi.

C’è una lettura meravigliosa che consiglio a chiunque abbia anche un minimo dubbio o voglia entrare più in profondità.

L’autore, Gabor Matè, ha un curriculum ed una storia personale che parlano da soli, verificate voi stessi.

Che dire, leggetelo, ne vale davvero la pena.

“Quando il corpo dice no” Gabor Matè – ed. Il leone verde