Spesso parlo dell’importanza fondamentale dell’ ampliare la visione di chi siamo, come percepiamo noi stessi e di conseguenza ciò che ci circonda, le nostre relazioni in ogni campo (familiare, sentimentale, lavorativo) ecc.
Credo profondamente che tale ampliamento sia una delle chiavi del nostro benessere interiore.
Ecco qui un libretto del grande Bert Helinger, padre delle costellazioni familiari (da poco inserite come strumento di analisi nei processi in Brasile, e come trattamento terapeutico supportato dal sistema sanitario!), che ci guida verso grandi ampliamenti di consapevolezza. Siamo parte di un ampio sistema a cominciare da quello familiare.
Siamo sicuri di essere davvero liberi?
Non aggiungo altro, apriamoci a nuovi spazi
Buona lettura, un abbraccio
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Spesso quando siamo in difficoltà, stiamo attraversando una crisi in uno o più ambiti della nostra vita, ci arrovelliamo su cosa fare e come.
di solito possiamo incontrare due modalità: vogliamo assolutamente agire, fare, risolvere, aggiustare. Oppure siamo come paralizzati, bloccati in pensieri ripetitivi che non portano a nulla se non ad aumentare la percezione di gravità del problema.
E poi ci colpevolizziamo per non riuscire ad agire…. dunque come uscirne? Fare o non fare? E come, quando?
Condivido qui alcune preziose riflessioni di Jon kabat Zinn, biologo americano (lo conoscerete per l’introduzione della mindfulness).
Di fronte ad un problema che ci causa sofferenza emotiva, prendiamoci del tempo per ascoltarci e riconoscere ciò che stiamo provando. Emergono due situazioni:
– se il problema si confonde con le emozioni che evoca e si crea gran confusione interiore, tale da non riuscire più a distingure la reale entità del problema stesso, allora è bene FERMARSI, non fare. La pratica del NON FARE aiuta l’ascolto, rinforza la consapevolezza profonda, aiuta la chiarezza. Se non ci risulta facile possiamo aiutarci con meditazioni che calmano l’ansia. In questo modo ci alleniamo ad essere più lucidi e centrati. La soluzione arriverà.
– Se siamo in grado di distinguere gli aspetti del problema dal turbine di emozioni, se riusciamo a vedere il problema con lucidità, chiediamoci quale primo passo potremmo fare verso la soluzione, e FACCIAMOLO, AGIAMO. Sottolineo l’importanza del fare un passo alla volta, quello che ci è possibile in quel momento.
In un percorso con me affinerete la percezione e la capacità intuitiva, così da ampliare la gamma di soluzioni possibili.
Imparerete a calmare gli stati d’ansia che vi bloccano. Diverrete maggiormente consapevoli dei vostri talenti e di come utilizzarli al meglio.
Un cammino meraviglioso!
Un abbraccio
Photo: S. Salgado