Tutti noi più o meno spesso ci siamo trovati davanti al desiderio o alla necessità di cambiare qualcosa della nostra vita. Si va dal cambiare casa, lavoro, dal riflettere su cambiamenti da mettere in atto in una relazione con il partner, la famiglia, gli amici, i colleghi, la famigerata dieta e via così, tanti sono gli aspetti che talvolta vorremmo rivoluzionare. Magari non ne possiamo proprio più.
Ma accade, e qui arriva il bello, che quando ci troviamo di fronte all’opportunità di attuare questo cambiamento, ecco la paralisi e i seguenti tentativi di normalizzazione: no, dai, dopotutto non va così male, ci sono aspetti positivi, magari non adesso, aspetto ancora e chissà, forse mi lamento troppo, dopo magari è anche peggio ecc. ecc. Conoscete questa storia, vero?
Quando mi capita di dire ad un cliente che spesso abbiamo paura di stare meglio ed essere più felici, mi guarda come fossi una pazza, ma in un certo senso è proprio quello che accade.
Quello che ci spaventa e poi ci blocca è il “salto nel buio” caratteristico del cambio di abitudine o schema. Pensiamo che si, potremmo stare meglio, ma poichè non ne siamo sicuri, ci fermiamo e facciamo un bel passo indietro verso la vecchia situazione che è quella che non tolleriamo più, vero, ma la conosciamo e ci fa quindi sentire sicuri.
In definitiva barattiamo la possibilità di cambiare per star meglio ed essere più in sintonia con noi stessi, con la sicurezza ed il falso senso di protezione che il già conosciuto ci garantisce. Che prezzo paghiamo per questo? Beh, fate voi.
Spesso vengono da me persone in forte difficoltà con il loro presente, che mi chiedono di cambiare ma senza cambiare, e questo non è fattibile, mai.
Aggiungo che se ci illudiamo che cambiando qualcosa solo al di fuori di noi cambierà tutto il resto, anche qui, ahimè, non funzionerà. Se continuiamo ad avere problemi sul posto di lavoro e continuiamo a cambiare lavoro per ritrovarci dopo un po’ nella stessa situazione, forse dobbiamo guardare dentro di noi, non solo fuori. Il reale e duraturo cambiamento parte da lì, che ci piaccia o meno.
Dunque:
- Insito in ogni cambiamento c’è necessariamente il lasciar andare il controllo, il nuovo non possiamo conoscerlo, punto.
- Possiamo (e ci conviene) lavorare su di noi per imparare a fidarci ed affidarci al cambiamento, senza temere ciò che è nuovo e quindi sconosciuto.
- Teniamo sempre presente che se cambiamo noi interiormente, solo allora anche l’esterno si modifica, altrimenti è una finta e durerà poco.
Ascoltiamo e rispettiamo i nostri tempi, ogni cambiamento richiede ascolto, pazienza, fiducia. Ma dobbiamo cominciare.
Un abbraccio
Stefania
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