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Vi aspetto!
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Nel passaggio dal 2016 al nuovo anno appena iniziato, mi sono regalata la lettura di un altro splendido libro della Dott. Poli: vi avevo già parlato dei suoi preziosissimi ” Anatomia della coppia” e “Anatomia della coscienza quantica”.
Ebbene, eccomi ora a cimentarmi con “Anatomia della guarigione”. Un libro che mi ha costretto a fermarmi e chiuderlo più volte tanto è denso di contenuti, spunti, vere e proprie (per me) rivelazioni sullo sviluppo della nostra vita emotiva e delle svariate ramificazioni che essa prende dai nostri primissimi mesi di vita (e anche prima, nel grembo materno). Si, perchè per guarigione qui si intende in primis quella emotiva, che risolve poi moltissime problematiche del nostro corpo fisico. Ecco riportati alcuni brevi passi:
“Se le emozioni represse, le emozioni distruttive inconscie, i copioni emotivi disfunzionali non vengono riparati, essi continuano a intrudere nei percorsi di crescita personale. In altri termini, là dove vi fossero degli irrisolti emotivi, è come se vi fosse una zavorra tale che, per quanti sforzi la persona faccia di volare in alto, e per quanto talora ci riesca con grande impegno e forza di volontà, tuttavia, poi, le emozioni ancora irrisolte si fanno sentire e producono una caduta, anche rovinosa, per la stima di sè e la fiducia nella possibilità di una reale trasformazione.”
“Non a caso le emozioni vengono anche ascritte al corpo emozionale, o corpo di dolore (E. Tolle), considerato un corpo denso, con una vibrazione bassa, perlomeno per quelle emozioni che sono state represse, le ferite e i blocchi emotivi di cui parleremo.”
Come sempre, buona lettura e buon cammino verso noi stessi
Il mio Augurio di un radioso 2017, nella ricerca di ciò che realmente ci appartiene.
Con gratitudine
(immagine; Hokusai, la cascata di Amida)
“Nessuna possibilità per il futuro è da scartare”
N. D. Walsch
Questo il mio augurio per tutti voi, con Amore

Con piacere condivido questo articolo che va dritto ad un punto fondamentale che, credo, ciascuno di noi incontri nel proprio percorso personale.
Buona lettura!
http://www.visionealchemica.com/lasciare-andare-cosa-perche/
(immagine: Mattotti)
Eccoci al penultimo mese di questo intenso 2016.
Ed ecco il libro del mese….lo so, forse direte “ma questo che c’entra con il life coaching?”
Secondo me moltissimo, sentite qua: “Un saggio sul superamento dei propri limiti e conflitti attraverso il percorso della consapevolezza e del lavoro su di sé…..ansie, sensi di colpa, paure, rancori, vuoti, abbandoni, sintomi fisici e psichici: in molti sono riusciti a superare questi ostacoli portando alla luce verità nascoste e tesori interiori.”
Uno degli strumenti adottati, tra gli altri, è quello delle Costellazioni Familiari nella loro recente evoluzione. Strumento potentissimo da me sperimentato più volte con grande giovamento.
Che ne dite? Come sempre non voglio aggiungere troppo. Se qualcosa vi ha colpito, ha risuonato in voi, vi ha incuriosito, dedicatevi questo libro davvero unico.
“Tarocchi karma destino” Gabriele Policardo ed. Spazio interiore
Cosa aspettarsi da un percorso di life coaching? Quali porte vi apre? Che accade?
Non ne vale la pena? Lavorare su di noi é una preziosa opportunità da concederci, ciò che otteniamo è impagabile. L’ho provato e lo provo ogni giorno su di me e sulle persone che incontro.
immagine: E. Hopper
Prenota un incontro conoscitivo: ferrariste66@gmail.com
Per accompagnare questa stagione che invita al raccoglimento e all’ascolto interiore, vi presento Mr. Oliver Sacks, neurologo e scrittore inglese che ci ha lasciato lo scorso anno dopo una lunga malattia affrontata con una consapevolezza rara, tanto da lasciarci questa raccolta di quattro articoli usciti sul NYT.
Argomento? La Gratitudine, preziosa qualità da onorare e coltivare al meglio nel nostro cammino verso chi siamo.

Buona lettura !

- Siamo anche la somma delle nostre scelte. Ogni etichetta, ogni autodefinizione ci impedisce di crescere, è un demone da esorcizzare.
Se proprio non riusciamo a farne a meno, proviamo con questa: io sono un esorcista di etichette, e me ne compiaccio.
W. Dyer “Le vostre zone erronee”