Cercando le parole

Primo giorno del nuovo anno, eccolo arrivato.

Mi accade spesso di avere difficoltà nel trovare le parole quando sono coinvolte emozioni profonde, dunque cerco aiuto.

Oggi l’ho trovato nelle parole di Franco Arminio, poeta che amo proprio per come riesce a portare fuori ciò che è dentro.

Vi lascio il suo scritto con i migliori auguri di un 2023 pieno di luce, senza temere le ombre.

BRINDIAMO OGNI GIORNO

Stanotte camminavo da solo

nella mia strada.

Non c’erano segni di festa,

tutte case chiuse.

A un certo punto ho guardato la porta

di casa mia.

Ho pensato a quante volte sono uscito

di casa col pallone, con un’arancia

in mano, con la neve, col sole:

una storia come tante

in questa cosa strana che è l’universo

in cui si gioca al pallone, si mangia un’arancia

e a un certo punto si incontra una donna,

si fa un figlio, si va in giro, muore una madre

e poi viene una notte come questa

in cui ti senti sereno e guardi la luna

e c’è un bel silenzio e pensi

con mite orgoglio alle cose che hai fatto,

alle cose che hanno fatto per te.

Bisogna confidare nel camminare,

forse in nessuna casa

potevo pensare il mondo

con più dolcezza,

Auguriamoci un anno pieno d’aria,

Brindiamo un poco ogni giorno

assieme all’aria,

Franco Arminio

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Grazie

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_ Per essere riuscita a cambiare la mia vita ormai quasi sei anni fa, quando quasi tutti mi davano della folle. Sono qui oggi, forte del mio sogno divenuto la mia vita quotidiana. Siate folli se questo significa volere ed adoperarsi per ciò che vi rende felici.

_ Per la mia famiglia così com’è, con le sue dinamiche, imperfezioni, forze e vulnerabilità che sono anche in parte le mie, e che lavoro per trasformare ogni giorno, un passo alla volta. Al suo amore devo tutto.

_ Per l’entusiasmo del mio lavoro, che mi permette di conoscere, ascoltare, confrontarmi con le mie emozioni e quelle di chi a me si rivolge.

_ Per la possibilità ed il privilegio di poter continuare a studiare, approfondire, cercare. Al meglio che posso.

_ Per i momenti cupi, di scoramento, solitudine, frustrazione che mi permettono di acquisire esperienza, consapevolezza, forza.

_ Per le emozioni che sempre mi mostrano la via adatta a me.

_ Per ogni giorno di scoperta, meraviglia, lacrime, gioie e delusioni. Tutto è perfetto perchè tutto serve a mostrarmi chi sono.

_ Per gli amici preziosi che mi accompagnano e mi danno fiducia e sostegno quando ne ho bisogno.

_ Per aver imparato a chiedere, per aver imparato a dire no per poter meglio dire si.

_ Per ogni persona splendida e unica che ha seguito o sta seguendo un percorso con me.  Siete pura luce!

_ Per ogni carezza data a Shuki, il mio piccolo Maestro peloso: da lui imparo ogni giorno l’amore incondizionato, il non attaccamento. Amore è/e Libertà.

Un abbraccio,

Stefania

 

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Appunti per la fine dell’anno

Cari tutti,

Lungi dal voler fare bilanci che in qualche modo mettono sempre in difficoltà, credo valga la pena fermarci un momento e farci delle domande, di quelle costruttive che possano aiutarci a mettere in prospettiva le esperienze fatte in questo 2018 che va a chiudersi.
E’ una specie di piccolo rito che a me è molto utile, mi aiuta a fare il punto di come mi sento, dove sono.
Queste le domande che uso io:

– Come mi sento?
– Ho portato a termine i progetti pianificati per il 2018, ne sono soddisfatta ?
– Cosa mi è costato di più ?
– Di cosa sono grata a questo 2018 ?
– Ho ampliato la visione di me, delle mie emozioni, dei miei talenti e delle mie meravigliose vulnerabilità ?
– Cosa voglio mantenere ed ampliare nella mia vita ?
– Cosa voglio lasciar andare perchè non mi fa bene o non mi serve più ?
– Ho investito del tempo nella mia crescita personale ?
– Come vanno le mie relazioni tutte ?
– Ho detto alle persone a me più care che le amo ?
– Sono uscita un pò dalla mia zona di comfort ?
– Ho fatto qualcosa di completamente nuovo ?

Siamo abituati a cercare e pretendere risposte, soluzioni, quando spesso è molto più utile ed efficace porci prima le giuste domande.
E se la domanda è sentita, la risposta arriva SEMPRE, magari non immediatamente, ma arriva eccome. Ed è sempre quella giusta per noi.

Buone domande dunque,

Un abbraccio

Stefania

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Pausa

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Pausa… devo prendermi una pausa, ho bisogno di una pausa…

Siamo soliti pensare alla pausa soprattutto nel periodo estivo. Certo il caldo rende tutto più lento e talvolta faticoso, le energie sono al risparmio e abbiamo un anno alle spalle, spesso caotico, stressante, ci troviamo ad inseguire una velocità che non è la nostra, ma ci siamo mai chiesti qual’è la NOSTRA velocità ?

Ci siamo mai chiesti se è proprio l’estate il momento in cui sentiamo di avere bisogno di fermarci, o è qualcosa che crediamo di scegliere ma in realtà facciamo ormai in modalità automatica, perchè “si fa così” ? Mi capita non di rado di parlare con persone che vedono anche le agognate ferie come qualcosa di stressante, faticoso e troppo impegnativo, un dovere insomma…. ha senso ?

Possiamo pensare alla pausa in modo diverso, un momento che può durare anche 10 minuti, che ci concediamo in qualunque momento ed in qualunque luogo e situazione, quando ne avvertiamo il bisogno. Oppure scegliamo uno o più momenti nella giornata,  in cui ci fermiamo un poco: ci sediamo, chiudiamo gli occhi, respiriamo  profondamente e ASCOLTIAMO.

Ascoltiamo quello che succede dentro di noi: come stiamo? Siamo tesi, rigidi, rilassati e tranquilli, arrabbiati o preoccupati ed ansiosi, annoiati, insofferenti, gioiosi e grati….

SCEGLIAMO di prenderci una pausa quando ci serve, non quando ce lo dicono le convenzioni. Potremmo scoprire che in estate non ci va di fare nessun viaggio chissà dove, faticare per dire a noi stessi che abbiamo fatto vacanza, quando invece magari ci siamo sfiniti di attività, fare, fare.

Insomma, la pausa possiamo trovarla dentro di noi ogni volta che ne abbiamo bisogno, o scegliere di fermarci quando lo decidiamo noi. In modo da trovare  un nostro tempo, un nostro luogo interiore di vacanza, una nostra personale pausa.

Un abbraccio

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Il libro di aprile

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Accade quasi sempre che, quando ci interroghiamo su di noi, sulla nostra vita, quando siamo in un percorso di evoluzione personale o in un momento difficile, arrivi la fatidica domanda titolo di questo libro, ” chi sono io?

Sotto forma di dialoghi, l’autore esplora i vari campi della nostra esistenza: le relazioni, la natura del pensiero, il discernimento, l’arte di ascoltare, sono solo alcune delle domande poste.

Lascio alla vostra curiosità l’indagare le risposte qui fornite. Una visione ampia, di pace con noi stessi, di inclusione con il tutto.

Un paio di brevi citazioni:

Non c’è nulla da provare, aggiungere o togliere alla vita che stai vivendo. Serve solo la vigilanza per vedere le abitudini del pensiero e come queste ci vincolano……Quando vediamo che quasi tutta la nostra esistenza è una ripetizione meccanica, usciamo automaticamente dallo schema ed entriamo nell’osservazione.

Osservarsi ha il suo sapore e non ha bisogno di aggiunte. E’ la stessa apertura, l’accoglienza, che è il nostro stato d’essere naturale.

Buona lettura,

un abbraccio

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Il libro di marzo

Lo so, marzo è quasi finito ma questo mese sono stata piuttosto indecisa su quale libro scegliere, ebbene ecco qui. Marzo, nuova energia, più luce, un buon momento per raccogliersi ed ascoltare quello che c’è e se funziona nella nostra vita.

Quando desideriamo cambiare qualcosa per sentirci meglio da dove cominciare?

Dall’ascolto, dall’accorgerci di come stiamo VERAMENTE, come sta il nostro corpo, quante azioni compiamo in automatico, quante idee, pregiudizi, opinioni, giudizi schematizzati, cristallizzati in noi continuiamo a sostenere solo perchè lo abbiamo sempre fatto, senza nemmeno chiederci se li riteniamo ancora vicini a chi siamo…. ecco, ma chi siamo davvero?

Questo famoso libro è un pilastro solido da cui partire se vi state facendo tutte queste domande, se dentro di voi una vocina dice che così non va più…. se solo cominciassimo a sentire in quante inutili prigioni mentali ci chiudiamo spontaneamente!

Primo passo: ASCOLTARE QUELLO CHE C’E’, non fuggirlo, non reagire.

“Osservandoci, scopriamo che funzioniamo quasi sempre  con il pilota automatico, senza renderci conto di quello che stiamo facendo o vivendo. Come se gran parte del tempo non fossimo a casa, cioè in noi”

“L’inconsapevolezza domina la nostra mente la maggior parte del tempo e perciò influisce su tutto ciò che facciamo”

Buona lettura, bentornata Primavera!

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Amore

Quale modo migliore per accogliere la Primavera e la sua energia di rinnovamento?

Per provare a sperimentare un diverso modo di sentirci nel mondo e con gli altri?

“L’Amore è letteralmente una Forza. Una forza di unificazione”

Regalatevi il meraviglioso intervento della dott. Poli in questo video:

Un abbraccio, gioiosa Primavera!

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Benvenuto, febbraio!

Entriamo nel nuovo mese con il proposito di cercare di far luce e poi cambiare quello che ci crea inquietudine, frustrazione, dove ci sembra di inciampare sempre nello stesso modo.

Ecco un prezioso appuntamento, un’occasione di ascolto e apertura verso il nuovo partendo da dove siamo ORA. Lo ripeto spesso, possiamo SEMPRE scegliere.

E nel riflettere sulla partecipazione ad un incontro con me, considerate il valore della condivisione, del confronto, dell’apertura verso l’altro. Il primo, fondamentale passo.

Vi aspetto QUI il giorno 20.

https://www.facebook.com/events/332098090626502/

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Un abbraccio

 

Chiusure ed Inizi

Nell’ augurarvi serene feste, vi invito ad una breve riflessione :

  • Cosa volete lasciar andare dell’anno che va a concludersi? Cosa sentite non appartenervi più, cosa vi limita nell’espressione di chi siete, quale paura siete riusciti ad accogliere e siete pronti ad abbandonare?
  • Per cosa vi sentite grati, pieni, soddisfatti?
  • Come intendete rivolgervi al nuovo anno alle porte?
    Volete essere prigionieri del passato o pionieri del vostro futuro?
  • Cosa sognate? Volate alto, mi raccomando! Siate certi che potete sempre scegliere.

          Onorate la Leggerezza
                                                                      decorazioni-natale-palle-blu

Ricordate di respirare profondamente, di cambiare più volte posto attorno alla tavola natalizia, di riconoscere ciò che è!

AUGURI DI CUORE,

Stefania

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