Riposo

Un tempo lento, una diversa energia che ci accompagna e ci invita all’ascolto.

Talvolta sentire i rumori di fondo che mettiamo a tacere durante l’anno potrebbe non piacerci, ma sono lì e ora reclamano la nostra attenzione, senza scuse. Forse hanno qualcosa da dirci.

Un tempo per lasciar andare con gratitudine quello che non ci serve più e prepararci a fare spazio dentro di noi al nuovo che verrà, perchè verrà, se sappiamo accoglierlo.

Un tempo per godere della compagnia di noi stessi, prima di  quella dell’Altro.

Per sperimentare la rottura di schemi antichi che vogliono lasciarci e che forse noi tratteniamo per timore o perchè  siamo convinti che ci rappresentino.

E come fare tutto questo ? Quali stravolgimenti ?

Nessuno. Semplicemente respirate profondamente, sospendete il Giudizio.  Siate grati per ciò che arriva e per ciò che va, fiduciosi che tutto è come deve essere.

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Buon Riposo, dunque. Vi aspetto a settembre, ci saranno novità.

                                                       ferrariste66@gmail.com

La spinta al cambiamento

” Possiamo intendere il dolore interiore come il sistema attraverso il quale la nostra personalità ci fa capire che dobbiamo cambiare qualcosa, altrimenti non affioreranno emozioni migliori. Invece di temere il dolore, possiamo imparare a interpretarne i messaggi con saggezza, in modo da poterne sfruttare i suggerimenti per migliorare la nostra vita.”

E ancora:

“Il tratto caratteristico di una persona equilibrata è la disponibilità ad accettare tutte le verità, anche quelle che vanno contro desideri personali. Dimostra che tale persona ha smesso di guardare agli altri per trovare stabilità e che si è impegnata a rimanere concentrata sulla propria personale missione di vita.”

– Les Carter

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Attenzione!

Io, Stefania

Ad oggi,  la mia vita è al capitolo 2.

C’è un capitolo 1, quello in cui ho terminato gli studi classici, ho frequentato la facolta’ di Lingue, mi sono resa economicamente indipendente. Grazie al mio lavoro (posto fisso, sicuro) ho potuto coltivare i molti interessi e soddisfare la mia vivace curiosità, ho potuto viaggiare tanto. Molto bene….fin qui, certo. Ma c’è sempre stata una vocina inquieta che lamentava la mancanza di spazi di creatività, di maggiore autonomia personale, del coltivare i MIEI talenti, insomma di seguire una mia strada. Non stavo bene, anche se mi convincevo strenuamente del contrario, sentendomi anche in colpa, un’ingrata perchè non riuscivo a sentirmi davvero appagata da  tutto quello che avevo, che non era poco, lo riconosco. Ma non andava piu’ bene per me.

Dopo tanti anni di lavoro su di me arriva il 2014, l’anno che, con  i suoi infausti eventi, ha dato la svolta alla mia vita. Tutti gli antichi riferimenti vengono a mancare, e mi rendo conto che questa è la vita, l’illusione di stabilità ce la creiamo noi perchè ci serve. Con tanta fatica e sofferenza  arriva anche una nuova consapevolezza. Quella che sembrava una disfatta totale si rivela l’occasione che ci voleva.

Lascio poi il lavoro (siamo al 2015) ma continuo a lavorare su di me.  Continua a leggere